Tra i cartoni per bevande (tipo Tetra Pak) probabilmente i più noti c’è il cartone del latte piuttosto che quello della passata di pomodoro o dei succhi di frutta.
Composizione: è un imballaggio composito di carta e polietilene l’unica variabile significativa è la presenza o meno dello strato di alluminio, necessario laddove occorre garantire la conservazione del contenuto per diversi mesi a temperatura ambiente e non presente nei cartoni per bevande utilizzati per il latte fresco con data di scadenza di alcuni giorni e da conservare necessariamente a basse temperature in frigorifero.
I cartoni per bevande più diffusi sono quindi composti da tre diversi materiali:
• carta (75%);
• polietilene (20%), un materiale plastico;
• alluminio (5%), che consente di raccogliere i liquidi e di proteggerli dall’aria, dalla luce e dai batteri.
Il cartone per bevande è riciclabile in ogni sua parte. Le confezioni, raccolte con la carta o in alcuni comuni con plastica e metalli, sono inviate alle cartiere per il riciclo. In Italia, nello specifico esistono due cartiere specializzate nel riciclo dei cartoni Cartiere Saci e Lucart Spa. Qui, la carta viene separata dagli strati di plastica ed alluminio attraverso un processo meccanico e senza aggiunta di sostanze chimiche, per poi essere utilizzata nella fabbricazione di nuovi prodotti in carta riciclata, come sacchetti, scatole, tovaglioli e altri articoli. Invece, le componenti non cellulosiche della confezione, plastica e alluminio, sono utilizzati per creare nuovi oggetti di uso comune, come articoli per la casa, e componenti degli interni delle auto
Tra i cartoni per bevande (tipo Tetra Pak) probabilmente i più noti c’è il cartone del latte piuttosto che quello della passata di pomodoro o dei succhi di frutta.
Composizione: è un imballaggio composito di carta e polietilene l’unica variabile significativa è la presenza o meno dello strato di alluminio, necessario laddove occorre garantire la conservazione del contenuto per diversi mesi a temperatura ambiente e non presente nei cartoni per bevande utilizzati per il latte fresco con data di scadenza di alcuni giorni e da conservare necessariamente a basse temperature in frigorifero.
I cartoni per bevande più diffusi sono quindi composti da tre diversi materiali:
• carta (75%);
• polietilene (20%), un materiale plastico;
• alluminio (5%), che consente di raccogliere i liquidi e di proteggerli dall’aria, dalla luce e dai batteri.
Il cartone per bevande è riciclabile in ogni sua parte. Le confezioni, raccolte con la carta o in alcuni comuni con plastica e metalli, sono inviate alle cartiere per il riciclo. In Italia, nello specifico esistono due cartiere specializzate nel riciclo dei cartoni Cartiere Saci e Lucart Spa. Qui, la carta viene separata dagli strati di plastica ed alluminio attraverso un processo meccanico e senza aggiunta di sostanze chimiche, per poi essere utilizzata nella fabbricazione di nuovi prodotti in carta riciclata, come sacchetti, scatole, tovaglioli e altri articoli. Invece, le componenti non cellulosiche della confezione, plastica e alluminio, sono utilizzati per creare nuovi oggetti di uso comune, come articoli per la casa, e componenti degli interni delle auto